All'interno del primo museo del videogioco sono “presenti” (con oggetti/musica/videogiochi/autografi o altro) alcuni personaggi che in qualche modo hanno reso grande il mondo dei videogames. Scopriamoli insieme.
Ian Linvinstone, oggi presidente a vita della Eidos è l'uomo grazie al quale Dungeons & Dragons (il papà di tutti gli attuali GDR) è arrivato in Europa. qui trovate parte del suo incredibile curriculum vitae: link | |
In esposizione alla Mecca troverete:
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Mc Gee inizia la sua carriera a ID Software, lavorando alla realizzazione di videogames tra i quali Doom, Doom II, Quake e Quake II come del level designer, alla produzione musicale, allo sviluppo di effetti sonori e alla programmazione. Nel 1998 si trasferisce alla Electronic Arts, dove lavora come direttore creativo a molti progetti e crea il suo gioco American McGee’s Alice. Qui la sua storia: link | |
In esposizione alla Mecca troverete:
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Il deus ex machina di Artematica, software house con sede a Chiavari, ad un tiro di schioppo dalla Mecca. Grazie a lui le avventure grafiche Made in Italy (e altre tonnellate di videogiochi) sono una costante realtà: Jonathan Danter, Martin Mystère Operazione Dorian Gray, Diabolik, Druuna Morbus Gravis.... | |
In esposizione alla Mecca troverete:
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"Hanno ucciso l'uomo ragno", l'album d'esordio degli 883, conteneva una canzone molto cara alla generazione dei videogiocatori nati alla fine degli anni '70: Jolly Blu |
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In esposizione alla Mecca troverete:
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Nel 2003 esce "L'italiano medio" e alla traccia numero 16 c'è Commodore 64 vs. PC. Un'altra testimonianza di "fede" nei confronti della macchina da gioco più venduta al mondo.
Ecco come faceva: "(…) Lo attaccavi al televisore e ore e ore |
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In esposizione alla Mecca troverete:
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Gli Eiffel 65 sono un gruppo musicale eurodance italiano, nato nel 1998 negli studi della casa discografica torinese Bliss Corporation. La formazione originale della band vede impegnati nel progetto DJ Gabri Ponte, il musicista Maury e il frontman Jeffrey Jey. Nel 1999 uscirà il loro primo album, Europop, contenente, tra le altre, la mitica canzone My Console che citiamo: "we're gonna play the game the playstation all day" |
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In esposizione alla Mecca troverete:
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Michele Salvemini in arte Caparezza è un cantautore e rapper italiano. Nel 2008 pubblica il suo quarto album intitolato Le Dimensioni del mio caos contenente una canzone, Abiura di me, che senz'altro è quella che nella musica italiana (e forse non solo) contiene il maggior numero di citazioni videoludiche, con relativi doppi sensi. Tra gli altri vengono ricordati Frogger, il Sega Megadrive, Lemmings, Guitar Hero, Resident Evil, Sonic, Ghosts'n'Goblins, Metal Gear Solid, l'Amiga 500, Super Mario Bros, Tetris, Prince of Persia, Track & Field, etc. | |
In esposizione alla Mecca troverete:
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I Club Dogo sono un gruppo rap milanese composto dai rapper Jake La Furia e Guè Pequeno (Fame e Il Guercio) oltre al beat maker Don Joe. Fanno parte della nota crew Dogo Gang. Con l'album "Noi siamo il club" del 2012 inseriranno nell'olimpo delle canzoni legate al mondo dei videogiochi la mitica P.E.S. col suo indimenticabile tormentone: "Sto lontano dallo stress, fumo un po' e dopo gioco a Pes" |
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In esposizione alla Mecca troverete:
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Sigue Sigue Sputnik (che dovrebbe significare Brucia Brucia Sputnik) è un gruppo russo formatosi nel 1984. Durante la seconda metà degli anni '80 i Sigue Sigue Sputnik divennero popolari grazie a brani come Love Missile F1-11 e 21st Century Boy, contenuti nell'album Flaunt-it, sfruttando l'originale idea di inserire spot pubblicitari tra una traccia e l'altra. Il gruppo era formato da Martin Degville (voce), Tony James (basso), Neal X (chitarra), Ray Mayhew (batteria), Chris Kavanagh (batteria). Noi li ricordiamo perchè il gruppo era sponsorizzato da Atari ma soprattutto per la bellissima Atari Baby, del già citato album Flaunt.it Atary Baby, gonna make you mine |
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In esposizione alla Mecca troverete:
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